Nel corso della vostra visita privata ai Musei Vaticani, tra statue e affreschi di impareggiabile bellezza, sale e gallerie maestose, cortili imponenti e l’inarrivabile capolavoro della Cappella Sistina, non potrete non rimanere sbalorditi dalla magnificenza e dalla bellezza di una delle opere architettoniche più fotografate al mondo, la Scala progettata da Donato di Pascuccio d’Antonio, meglio conosciuto come il Bramante, artista che insieme a Michelangelo e Raffaello fu tra i protagonisti più alti del Rinascimento italiano.
Chiamarla solo “scala” è alquanto riduttivo; ciò che i visitatori dei Musei Vaticani vedranno davanti ai loro occhi infatti è un capolavoro strabiliante di architettura che il Bramante realizzò per conto di papa Giulio II della Rovere nel 1505. Purtroppo dopo pochi anni dall’inizio della sua realizzazione il Bramante morì, impedendogli dunque di vederla ultimata qualche decennio più tardi.
Storia e utilizzo delle scale del Bramante
Questa scala elicoidale a doppia rampa, alta ben 21 metri decorata da 8 colonne per ogni giro realizzate in tre stili diversi, tuscanico, poi ionico e infine corinzio, nacque in realtà per una funzionalità ben precisa: permetteva al papa di arrivare al Cortile delle Statue e alla Villa di Innocenzo VIII senza dover attraversare il Palazzo Apostolico.
In origine dunque l’opera del Bramante era una scala privata che permetteva, papato dopo papato ai vari pontefici in carica e ai loro ospiti, di muoversi con facilità all’interno del Vaticano, arrivando agevolmente alle proprie stanze senza scendere dalle proprie carrozze. Negli anni a seguire, la scala perse il collegamento con l’esterno a causa delle strutture difensive che vennero edificate intorno al corpo centrale, rimanendo però in funzione come scala di servizio interna.
La caratterizzante forma a spirale rende bene l’idea di ascensione; questa percezione di elevazione verso l’alto è enfatizzata anche dalla forma delle colonne e dall’effetto scenico, voluto da Bramante, delle stesse colonne che si assottigliano progressivamente mano a mano che la spirale sale. Oggi la Scala del Bramante è visitabile solo tramite un Tour privato all’interno dei Musei Vaticani.
Capostipite delle scale elicoidali
Capostipite di tutte le scale elicoidali che verranno realizzate in seguito, da quelle manieriste come quelle del Vignola a Piacenza, o del Mascherino al Quirinale, alle scale barocche del Borromini a Palazzo Barberini, rimane, nonostante non sia visibile a molti dei turisti che ogni giorno affollano i Musei Vaticani, una delle opere d’arte più apprezzate e ammirate al mondo.