Roma segreta: La Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza

La Roma segreta che non ti aspetti la si può scorgere anche nei cortili più insospettabili. E’ il caso ad esempio della chiesa di S. Ivo alla Sapienza, gioiello di inestimabile valore del barocco romano.  

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Questo luogo ecclesiastico sorge nella prima storica sede dell’Università romana, prima che venisse trasferita ed ampliata al confine con il quartiere San Lorenzo.

La storia delle Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza

Lo Studium Urbis fu fondato nel 1303 da Papa Bonifacio VII Caetani e la chiesa di S. Ivo era de facto la cappella universitaria del polo studentesco. 100 anni più tardi un altro papa, Eugenio IV volle dare all’Università una struttura più ampia e per tale ragione acquisto alcuni edifici adiacenti.
La Chiesa odierna fu costruita dal Borromini sopra i resti delle Terme di Nerone con materiali poveri come stucco e mattoni, venne realizzata in 30 anni, nel 1660; al suo interno, oltre ad un grande affresco del santo a cui è intitolata la chiesa, si possono trovare numerosi rimandi alla cultura, alla religione e alla sapienza, con api e corone di alloro che troneggiano in più punti. La presenza dell’ape come elemento connotativo non era affatto una casualità: oltre infatti a simboleggiare la conoscenza e la sapienza, era anche il simbolo della famiglia Barberini, a quel tempo tra le più in vista della Roma barocca e papale.

La facciata della chiesa di S. Ivo fa da sfondo al cortile ed è la continuazione delle due ali del palazzo mentre la pianta ha una forma molto originale, a forma di stella che contribuisce a creare un gioco di pieni e vuoti, di forme concave e convesse che da movimento e armonia.

Il simbolismo della Chiesa

Un ulteriore aspetto simbolico da non sottovalutare all’interno di Sant’Ivo è il numero tre, che si ripete spesso: nella volta, con 111 stelle (1+1+1 fa 3 e con le sue 12 nicchie, come i 12 apostoli (1+2 = 3)
Nel ‘600 la chiesa doveva servire per messe e celebrazioni anche legate all’università La Sapienza, che fu università pontificia fino al 1870, mentre oggi Sant’Ivo alla Sapienza è la chiesa usata dal Senato per cerimonie ufficiali.

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