L’infinita bellezza di Roma e i suoi inestimabili tesori artistici non si trovano solamente sopra il manto stradale. Chiese, monumenti, biblioteche, fontane, vicoli e piazze… tutto a Roma cela una storia, anche gli innumerevoli sotterranei visitabili attraverso tour privati di Roma o di gruppo .
Oggi, nello specifico, parliamo della meravigliosa e centralissima Basilica di San Lorenzo in Lucina e di ciò che si cela sotto le sue fondamenta.
La storia della Basilica di S. Lorenzo in Lucina
Costruita nel V secolo d.C. da papa Sisto V la Basilica fu eretta nel cuore del Campo Marzio, una zona inizialmente periferica per l’antica Roma, riorganizzata poi per volere dell’imperatore Augusto e che dall’epoca della sua sistemazione divenne un’area densamente popolata.
E’ proprio scendendo nei sotterranei della Basilica che è possibile ammirare ciò che resta di quell’era lontana. Sotto la Chiesa infatti si conserva un fitto insieme di strutture che appartenevano a diversi edifici del Campo Marzio dell’epoca imperiale. Uno di questi era la domus della matrona romana Lucina, da cui la Chiesa prese poi il nome, con muri affrescati e pavimenti a mosaico bianco e nero ben conservati fino ai giorni nostri.
Questa domus con molta probabilità era stata aperta dalla matrona alle prime riunioni dei cristiani che dovevano avvenire in segreto e proprio su di essa, in memoria e per onorare Lucina e le sue attività a favore della religione cattolica, venne poi successivamente costruita la basilica.
Cosa invece custodisce la chiesa al suo interno? Come moltissimi altri luoghi di culto disseminati per la città, molti sono i tesori conservati nella basilica di San Lorenzo in Lucina: fra tutti, la cappella Fonseca, progettata da Gian Lorenzo Bernini e il celebre Crocifisso dipinto da Guido Reni. Sempre al suo interno sono custodite anche le reliquie del santo martire a cui è intitolata la chiesa, con la tristemente celebre graticola sulla quale venne arso e le catene della sua prigionia.
Una Basilica, quella di San Lorenzo in Lucina, che porta i suoi visitatori indietro nel tempo fino all’età imperiale, a poche decine di passi dalle brulicanti vie dello shopping romano.