Uno dei luoghi simbolo della città eterna. Un luogo ricco di fascino e circondato interamente dal fiume Tevere. Stiamo parlando dell’Isola Tiberina, una piccola isola situata nel cuore del fiume Tevere, è un luogo ricco di storia, leggende e curiosità che affascinano sia i romani che i visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Sebbene sia lunga solo circa 270 metri e larga 67, questa piccola isola ha un grande significato storico e culturale. La sua storia affonda le proprie origini nell’antichità e oggi vi sveleremo alcune curiosità che rendono l’Isola Tiberina unica e affascinante.
La Forma di Nave
Una delle curiosità più interessanti sull’Isola Tiberina è la sua forma. Se vista dall’alto, l’isola assomiglia a una nave ancorata nel fiume Tevere. Questa somiglianza non è casuale: nel I secolo a.C., l’isola fu trasformata artificialmente per accentuare questa forma, con la costruzione di muretti che ricordano la prua e la poppa di una nave. Al centro, fu eretto un obelisco che simboleggiava l’albero maestro di una nave, ora sostituito da una colonna.
Il Tempio di Esculapio
Nel 291 a.C., durante un’epidemia di peste, i Romani costruirono sull’isola un tempio dedicato a Esculapio, il dio della medicina. Secondo la leggenda, un serpente sacro al dio fu portato da Epidauro e scelse proprio l’isola Tiberina come sua dimora, decretando il luogo come sito ideale per il tempio. Da allora, l’isola divenne un centro di guarigione e, ancora oggi, ospita l’Ospedale Fatebenefratelli, perpetuando la tradizione medica dell’isola.
Il Ponte Fabricio
Il ponte più antico di Roma ancora in uso, il Ponte Fabricio, collega l’Isola Tiberina alla riva sinistra del Tevere. Costruito nel 62 a.C. dal curatore delle strade Lucio Fabricio, questo ponte ha resistito al passare dei secoli ed è anche conosciuto come “Ponte dei Quattro Capi” per le quattro teste di erma bifronte che decorano i suoi parapetti. Ogni testa rappresenta infatti il dio Giano, simbolo dei passaggi e dei ponti.
La Chiesa di San Bartolomeo all’Isola
Un’altra gemma dell’Isola Tiberina è la Chiesa di San Bartolomeo all’Isola, fondata nell’anno 1000 dall’imperatore Ottone III in memoria di San Adalberto di Praga. Questa chiesa, costruita sui resti del tempio di Esculapio, ospita reliquie di diversi santi, inclusa una parte del corpo di San Bartolomeo. La chiesa è un meraviglioso esempio di architettura medievale e un luogo di pellegrinaggio per i devoti.
Il Cinema all’Aperto
Durante i mesi estivi, l’Isola Tiberina si trasforma in uno dei luoghi più suggestivi di Roma per il cinema all’aperto. L’Isola del Cinema è un festival cinematografico che proietta film di vario genere, dai classici del cinema italiano ai successi internazionali, creando un’atmosfera magica sotto le stelle romane. Questo evento attira migliaia di spettatori ogni anno, offrendo un’esperienza culturale unica nel suo genere.
Le Leggende dell’Isola
L’Isola Tiberina è anche avvolta da numerose leggende. Una di queste racconta che, dopo la cacciata dell’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, il grano raccolto dai suoi campi fu gettato nel Tevere. Questo grano si accumulò, formando l’isola stessa. Un’altra leggenda narra che il serpente sacro di Esculapio si arrotolò attorno a un bastone sull’isola, creando il simbolo ancora oggi utilizzato per rappresentare la medicina.
Un Rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Isola Tiberina giocò un ruolo significativo nel salvare vite umane. L’Ospedale Fatebenefratelli, sotto la direzione del dottor Giovanni Borromeo, nascose molti ebrei romani dai nazisti, utilizzando il pretesto di un’epidemia fittizia, chiamata “Sindrome K”. Questo atto di coraggio salvò molte persone dalla deportazione e dalla morte.
Conclusioni
L’Isola Tiberina non è dunque solo un semplice isolotto nel Tevere, ma un luogo ricco di storia, leggende e cultura. La sua importanza medica, storica e sociale ha lasciato un segno indelebile nella storia di Roma. Se vi trovate nella Città Eterna, una visita all’Isola Tiberina è d’obbligo per scoprire tutte queste affascinanti curiosità e immergersi in un pezzo di Roma che sembra sospeso tra mito e realtà.
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