Roma, tra le città più antiche al mondo, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per la sua storia plurimillenaria, i suoi monumenti, le sue opere d’arte rinascimentali, le sue numerose chiese ricche ricche di arte e i suoi panorami mozzafiato. La città eterna tuttavia è anche una metropoli volta alla contemporaneità e al futuro.
C’è un luogo, più di altri, che anche per il suo ruolo rappresenta più di altri il volto moderno della città. Stiamo parlando del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, meglio noto come MAXXI, che sorge non lontano da un altro dei simboli dell’architettura contemporanea a Roma, l’Auditorium di Renzo Piano.
La Storia del MAXXI
L’idea di dotare Roma di un polo museale nazionale dedicato alle arti contemporanee prende forma nel 1997, quando una ampia area del quartiere Flaminio, prima di allora sede dei padiglioni dell’ex Caserma Montello da tempo in disuso, viene ceduta al Ministero dei Beni Culturali.
Un anno dopo, a seguito di un concorso internazionale, venne scelto il progetto dell’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, che aveva proposto un complesso armonico che ben si integrava con l’ambiente circostante.
Inaugurato nel 2010, il MAXXI ospita da 14 anni mostre d’arte e d’architettura, esposizioni di di design, fotografia, moda e performance di danza e teatro.
La costruzione
Alto 23 metri, occupa una superficie di 27.000 mq e si sviluppa su tre livelli soprapposti. Nell’atrio di ingresso, a tutta altezza, spiccano le scale metalliche nere autoportanti che portano alle varie aree espositive, collegate da ponti e passerelle, mettendole in comunicazione anche con le aree esterne quali la caffetteria, il bookshop e i laboratori didattici.
I materiali utilizzati spaziano dal cemento al vetro, al metallo, con un utilizzo predominante del bianco, del nero e del grigio.
All’esterno i visitatori sono immediatamente colpiti dalla struttura audace e futuristica con le sue linee fluide e organiche che si amalgamano alla perfezione con il tessuto urbano circostante.
Un progetto non finito
Il complesso espositivo che vediamo oggi è però solo una parte del progetto del concorso vincitore, e la stessa Zaha Hadid ha a più riprese definito il MAXXI un “progetto non finito”. Il progetto originario infatti prevedeva la costruzione di cinque nuovi corpi, di cui di fatto solo il principale è stato effettivamente realizzato. Gli ampi spazi esterni che ammiriamo oggi erano destinati a una “saturazione” con nuovi edifici che sarebbero andati a completare l’opera inizialmente prevista da Zaha Hadid.
Le collezioni permanenti del MAXXI
Oltre alle mostre temporanee che si susseguono ciclicamente dalla sua inaugurazione, due sono le collezioni permanenti presenti il MAXXI arte e il MAXXI architettura.
Il MAXXI arte comprende l’attualità artistica italiana e straniera, con mostre sperimentali e presentazioni di artisti già affermati.
Il MAXXI architettura è il primo museo nazionale di architettura presente in Italia. Nel museo convivono due anime distinte, quella dell’architettura del XX secolo e quella contemporanea che cerca di rispondere alle aspettative della società attuale.
Conclusioni
Il Museo MAXXI rappresenta una tappa imperdibile per chiunque voglia esplorare l’arte contemporanea a Roma. Con la sua architettura mozzafiato, le sue collezioni eclettiche e la sua missione di promuovere l’innovazione artistica, il MAXXI offre un’esperienza unica che sicuramente lascerà un’impressione duratura su chiunque lo visiti.
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Photo credits: @JOEBECKETT on Tripadvisor